


COMUNICATO STAMPA
Il 3 maggio 2025, dalle ore 18,00 alle 21,00, nelle sale del MARCA – Museo delle arti di Catanzaro – si inaugura la rassegna
Alessandro Russo
Opere 1990-2025
La mostra, curata da Marco Meneguzzo, consiste in un’ottantina di opere, quasi tutte recenti o recentissime, ma con qualche incursione nei primi anni della maturità espressiva dell’artista. Si tratta quindi di una vera e propria antologica, dopo la mostra che il Complesso Monumentale di San Giovanni gli ha dedicato nel 2011, che comprende quasi tutti i cicli pittorici che hanno caratterizzato la sua attività. I “comizi”, i “paesaggi industriali”, gli esempi di “recovery art”, i “paesaggi urbani” e infine i “porti” sono rappresentati compiutamente nella loro nascita e nel loro sviluppo (l’artista a volte procede contemporaneamente su più cicli), e l’insieme degli stessi contribuisce a rivelare un artista che oggi è nel pieno della sua maturità espressiva.
Dotato di un talento naturale per la pittura, Russo ha coltivato questa qualità restando volutamente nell’ambito della grande tradizione pittorica, che va dai “capricci” alla Giandomenico Tiepolo, alle vedute della città, così come l’avevano percepita i “pittori della vita moderna” alla fine dell’Ottocento, ovviamente adeguando la visione e l’uso della pittura a tutto quanto è passato nel corso del XX secolo. Ne esce una sorta di “pittura di genere” del nuovo Millennio che fa comprendere come i temi classici dell’arte visiva siano tali perché “sempreverdi”, al di là di ogni innovazione tecnologica. In questo senso la fotografia (che Russo usa dichiaratamente come base del lavoro), il video, gli apparati digitali si affiancano alla pittura, senza scalzarla dal panorama della contemporaneità.
Un importante catalogo, edito da Dario Cimorelli Editore, completa l’operazione espositiva: innumerevoli illustrazioni, un saggio del curatore, una corposa antologia critica e gli apparati scientifici (questi ultimi a cura di Emanuela Russo), l’edizione bilingue italiano-inglese, fanno del volume il vero e proprio “mid-career book” dell’artista.